La Fondazione Santa Rita da Cascia presenta un progetto innovativo per il futuro di 12 giovani adulti autistici
Una casa che nasce dal diritto alla scelta
In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, la Fondazione Santa Rita da Cascia presenta i progressi del progetto Dopodinoi, un’iniziativa pensata per garantire un futuro più sereno e autonomo a 12 giovani adulti autistici.
A Bastia Umbra (PG) sta infatti prendendo forma un villino domotico in co-housing, sostenuto interamente dalla Fondazione, che diventerà un luogo di vita quotidiana strutturato per rispondere ai bisogni reali delle persone che lo abiteranno.
La visione alla base del progetto è semplice ma profondamente innovativa: riconoscere alle persone con disabilità il diritto di decidere. Decidere come abitare, di cosa circondarsi, quali spazi sentire come propri. Per molte famiglie questo rappresenta un passo enorme, perché significa immaginare un futuro possibile anche quando i genitori non potranno più essere presenti.
La co-progettazione che mette al centro i desideri
Uno degli elementi più significativi del Dopodinoi è il metodo utilizzato per definire ogni dettaglio della casa: la co-progettazione mediata.
Grazie a questo approccio, i futuri residenti hanno potuto indicare preferenze e bisogni nella scelta degli ambienti, dei colori e degli arredi delle loro stanze.
Alcuni hanno espresso il desiderio di un luogo tranquillo in cui leggere, altri la necessità di uno spazio essenziale, altri ancora di avere elementi che li aiutino a sentirsi rassicurati. La casa diventa così un ambiente costruito davvero su misura, dove ognuno potrà sentirsi accolto e protagonista della propria vita.
Una campagna di Natale dedicata alla fragilità
Il progetto è al centro della campagna di Natale 2025 della Fondazione, “Quello che ci lega”, nata per sostenere tutte le realtà dedicate ai più fragili. Il filo che unisce la Fondazione, i beneficiari e i donatori è l’idea di una relazione che non si limita all’assistenza, ma che costruisce legami, ascolto e responsabilità condivisa. Per chi sceglierà di sostenere la campagna con una donazione minima di 18 euro, è stata realizzata l’Agenda 2026, un’agenda settimanale.
Un modello replicabile, a sostegno delle famiglie
Il Dopodinoi non rappresenta solo una casa, ma un vero e proprio modello di intervento replicabile, realizzato con la consulenza scientifica del Politecnico di Torino e con un investimento complessivo della Fondazione pari a 400mila euro.
I lavori già avviati includono interventi di sostenibilità ambientale e acustica, con oltre 111mila euro già destinati a questa fase, oltre ai 90mila euro inizialmente investiti per l’acquisto dell’immobile.
Il progetto risponde a una realtà spesso complessa: in Italia più di 600mila persone convivono con disturbi dello spettro autistico e, una volta raggiunta la maggiore età, molte rischiano di rimanere prive di adeguati percorsi di accompagnamento.
Il Dopodinoi vuole essere una risposta concreta a questo vuoto, offrendo alle famiglie sollievo e una prospettiva di continuità per i propri figli.
Donne che costruiscono futuro sull’esempio di Santa Rita
La realizzazione di questo progetto porta con sé anche una forte testimonianza femminile. Professioniste, educatrici, madri e religiose collaborano per trasformare una fragilità in un’occasione di crescita e di dignità. Il Monastero di Santa Rita e la sua Fondazione rinnovano così l’impegno a sostenere chi ha bisogno, seguendo l’esempio di Santa Rita e della sua capacità di trasformare le difficoltà in nuova speranza.