Fraternità e felicità: la gioia che nasce dall’amore di Dio

Prosegue il Ciclo Estivo di riflessioni spirituali dedicato al tema della Fraternità. Dopo aver meditato sul legame tra fraternità e redenzione, questo nuovo appuntamento ci porta a scoprire il rapporto tra fraternità e felicità.
Ancora una volta, le parole di Sant’Agostino ci guidano, accompagnate dall’esperienza spirituale delle Monache Agostiniane di Cascia e dalla riflessione del Rettore della Basilica, Padre Giustino Casciano. È un invito a comprendere che la vera gioia non nasce dal possesso o dal successo, ma dall’amore di Dio che si fa comunione fraterna, nella vita presente e nella prospettiva dell’eternità.

La felicità della vita fraterna

La Sacra Scrittura celebra la bellezza dell’unità«Ecco, com’è bello e com’è dolce che i fratelli vivano insieme!» (Sal 132). Per Sant’Agostino, questo è stato un richiamo potente per uomini e donne che, nei monasteri, hanno cercato e vissuto questa gioia già sulla terra. È la stessa felicità che si sperimenta in famiglie unite, tra amici sinceri, tra persone che si sostengono nella gioia e nel dolore. L’amore reciproco è il segreto di questa pace interiore: non un amore qualsiasi, ma quello che Gesù ha indicato ai suoi discepoli — «Come io ho amato voi» (Gv 13,34). Anche se in questa vita lo possiamo sperimentare solo in parte, come un’anticipazione, la fraternità vissuta nell’amore di Cristo ci prepara alla comunione piena del cielo, dove ogni fatica, incomprensione e divisione sarà vinta per sempre.

La vera gioia: Dio al centro

Ogni uomo porta nel cuore un desiderio profondo di felicità, ma spesso la cerca dove non può trovarla: nel potere, nel possesso, nel prestigio. Sant’Agostino insegna che la vera felicità è «godere di Te, per Te, a causa di Te» e che tutto il resto deve essere vissuto come un mezzo, non come un fine. Quando Dio è il centro, i rapporti si illuminano e diventano autentica fraternità. Guardare all’eternità ci aiuta a vivere meglio anche il presente: sapere che un giorno ci vedremo come realmente siamo, senza maschere, ci spinge a superare ostacoli e a costruire legami di pace. La gioia di Dio, discreta ma trasformante, ci unisce e si moltiplica quanto più viene condivisa. Santa Rita, che ha trovato la sua felicità nell’amore e nella fraternità evangelica, ci aiuti a cercare ogni giorno la gioia che nessuno può toglierci: essere amati da Dio e vivere come fratelli.

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