La perdita di un figlio è un dolore che squarcia l’anima. Può essere la separazione definitiva della morte, oppure la distanza invisibile ma lacerante di chi si smarrisce nelle dipendenze: prigionieri di solitudini mascherate da luci! Quante famiglie soffrono nel silenzio, col cuore stretto dall’angoscia di non riuscire più a raggiungere coloro che hanno dato alla vita!
Inizia così l’editoriale di Suor Giacomina Stuani, direttrice della Rivista Dalle Api alle Rose, sul numero di marzo-aprile.
Maria è la Madre che accompagna ogni genitore nelle ore più buie
Ma c’è una Madre che ha vissuto questo dolore prima di ogni altra: Maria, ai piedi della Croce. Ha visto il Figlio morire, ha sentito il cuore trapassato, ma non ha mai smesso di credere alla promessa del Padre. Maria è la Madre che accompagna ogni genitore nelle ore più buie, asciuga lacrime e infonde coraggio, ricorda che la Croce non è mai la fine, ma via verso la Risurrezione.
Santa Rita non si lascò vincere dalla disperazione
Insieme a lei, Santa Rita ci insegna a non distogliere lo sguardo dalla speranza. Vide ucciso il marito, i figli incamminarsi verso odio e vendetta e poi morire. Ma non si lasciò vincere dalla disperazione: affidò tutto a Dio e trasformò il suo dolore in preghiera e offerta, perciò chiese di condividere la Passione sulla sua carne, ottenendo la stigmata in fronte. Rita non si aggrappò alla morte, ma alla vita eterna, certa che Dio può trarre il bene anche dalle ferite più profonde.
La Pasqua di Cristo
E ora arriva la Pasqua di Cristo, nostro più grande conforto. Nulla è perduto per sempre se affidiamo tutto nelle mani di Dio. Anche il figlio più lontano può ritrovare la strada, anche la notte più buia può aprirsi alla luce. Maria e Santa Rita camminano con noi, e con loro Cristo Risorto, che fa nuove tutte le cose.