Nel cammino verso Dio nessuno è solo: 5° Giovedì di Santa Rita

Procediamo il cammino dei 15 Giovedì di Santa Rita, che quest’anno si svolge nel cuore del Giubileo e ci condurrà alla Festa del 22 maggio.

Con le riflessioni delle monache del Monastero Santa Rita da Cascia e dell’agostiniano Padre Pasquale Cormio, ti invitiamo a partecipare alla nostra missione. Porta la Speranza insieme a Santa Rita!

5° tappa: pellegrini di speranza

Il Giubileo è un’occasione per programmare un pellegrinaggio a Roma o in qualsiasi altra chiesa locale, così da sperimentare un incontro vivo e personale con il Signore ed esserne testimoni in prima persona. Il mettersi in movimento è uno dei momenti forti per nutrire e irrobustire la speranza. Papa Francesco ha voluto qualificare i pellegrini dell’Anno Santo con il titolo di pellegrini di speranza ed anche nel messaggio per la Quaresima ha voluto riprendere questo aspetto per il tempo di grazia e di conversione inaugurato ieri con il Mercoledì delle Ceneri.

… camminare insieme nella speranza

Vogliamo partire da questo titolo per raccogliere qualche indicazione che ci accompagni non solo per il cammino quaresimale, ma per la nostra vita di fede. Il verbo “camminare” descrive bene la nostra condizione; siamo, infatti, in viaggio, seguiamo una strada rivolti ad una meta: la promessa di vivere in eterno con il Signore. Agostino definisce l’uomo come viandante (viator), che si muove seguendo Cristo, nostra via, e orientando i passi secondo la verità del Vangelo, per giungere a godere della vita con il Risorto. I nostri giorni sono caratterizzati anche da un movimento del cuore, che indichiamo con il nome di “conversione”, volendo esprimere l’idea di un cambiamento che deve coinvolgere la mente, il cuore, la volontà nel prendere decisioni illuminate dai valori del Vangelo.

Ed ecco le domande che Papa Francesco ci lascia in eredità per un buon esame di coscienza mentre siamo nel cammino della vita: “Sono veramente in cammino o piuttosto paralizzato, statico, con la paura e la mancanza di speranza, oppure adagiato nella mia zona di comodità? Cerco percorsi di liberazione dalle situazioni di peccato e di mancanza di dignità?”.

Nel cammino verso Dio nessuno è solo

Questo itinerario della fede non ci deve spaventare, perché non va compiuto in solitaria, ma insieme a tanti altri fratelli con cui condividiamo la grazia del battesimo. Verso Dio si va in compagnia, senza chiuderci in noi stessi e agli altri. Il logo del Giubileo, che ritroviamo in ogni Basilica, su ogni manifesto o volantino, fissa in un’immagine questo insegnamento: quattro figure stilizzate indicano i popoli di diverso colore o nazionalità o cultura, che si muovono dai quattro angoli della terra, l’uno abbracciato all’altro, per esprimere legami di solidarietà, di comunione, di fratellanza. Noi siamo inseriti in una dimensione comunitaria ed ecclesiale: “Camminare insieme significa essere tessitori di unità, a partire dalla comune dignità di figli di Dio; significa procedere fianco a fianco, senza calpestare o sopraffare l’altro, senza covare invidia o ipocrisia, senza lasciare che qualcuno rimanga indietro o si senta escluso”.

Nel tempo della quaresima ci fa bene verificare nella concretezza se camminiamo insieme agli altri, se vinciamo la tentazione di pensare solo ai nostri bisogni, se avviciniamo con gesti concreti quanti sono lontani da noi o ai margini della società.

Infine si cammina insieme sospinti dal vento comune della speranza. Questa virtù non è un concetto né una semplice pratica morale: è l’annuncio della Pasqua, è il segno della vittoria di Cristo sul male e sulla morte: “Gesù, nostro amore e nostra speranza, è risorto e vive e regna glorioso. La morte è stata trasformata in vittoria e qui sta la fede e la grande speranza dei cristiani: nella risurrezione di Cristo”. Il cammino del pellegrino è aperto dalla Croce e tende alla Resurrezione.

…l’esempio di Santa Rita

Santa Rita ha vissuto in modo eroico questa virtù. Non si è lasciata schiacciare dalla sofferenza, dall’odio dei parenti e dalle incomprensioni. Ha saputo vivere imitando il Figlio di Dio, nella pratica del perdono, nell’amore verso i nemici, nel donare la sua vita per il bene dei fratelli, entrando in monastero. Ha sempre avuta chiara la meta della sua vita.

In questo senso la speranza è come un’àncora di salvezza sicura e salda, cui aggrapparci nei tempi in cui è facile disperare piuttosto che avere certezze. Nella speranza io leggo e interpreto gli eventi della storia e della mia vita nella prospettiva di Dio e del suo amore che non viene mai meno.

Ed ecco ancora un orientamento del Papa: “Vivo concretamente la speranza che mi aiuta a leggere gli eventi della storia e mi spinge all’impegno per la giustizia, alla fraternità, alla cura della casa comune, facendo in modo che nessuno sia lasciato indietro?”.

Possa l’esempio di Santa Rita aiutarci ad accogliere quello che la vita ci offre nella speranza, che è certezza, che “tutto concorre al bene di coloro che amano Dio”.

Oggi, dalle 16.30 partecipa alla Celebrazione Solenne del 5° Giovedì di Santa Rita, in DIRETTA DALLA BASILICA DI CASCIA, preceduta dalla recita della Coroncina di Santa Rita. CLICCA QUI!

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