L’Amore è la chiave per non essere più schiavi del nostro “io” ma liberi nel “noi”

Il momento storico che viviamo ci pone davanti a una consapevolezza: le certezze della vita quotidiana sono precarie, deboli, svilite in molte parti della terra da un mancato riconoscimento dei diritti fondamentali che tutelano la dignità umana.

Compito della Chiesa, cioè di tutti quelli che la compongono – e dentro ci siamo proprio tutti noi credenti -, è diffondere il Vangelo di Cristo che è Amore, per “invertire la rotta” verso un ritorno di valori su cui si basa una società più equa e rispettosa di ogni persona.

No a un’umanità usa e getta

Rischiamo di essere ingannati e schiacciati dalla logica dell’“usa e getta”, anche in famiglia perché spesso non sappiamo volerci bene veramente, con il rispetto reciproco, che resta il punto di riferimento da cui partire e a cui arrivare.

Viviamo magari reclinati su noi stessi. Il nostro tempo, infatti, porta le persone ad essere molto concentrate su di sé, nel lavoro, come nelle relazioni, in ogni istante della quotidianità. E così, rischiamo di dimenticarci di metterci in comunicazione con chi ci è accanto.

Doniamoci come Dio si dona a noi

Invece, non dovremmo aver paura di andare fino in fondo verso l’altro, nel dono di sé reciproco, allo stesso modo in cui il Figlio di Dio si è donato per noi fino in fondo, senza risparmiarsi, con sacrificio, con amore smisurato. Carissimi amici di Santa Rita, le persone che amiamo sono il centro del nostro mondo, la cosa più preziosa. Il Papa ci rammenta che noi siamo molto importanti per Dio, siamo i custodi di «tutto ciò che il Creatore ci ha donato e ci dona». Ecco, se non dimentichiamo quanto il Signore ci giudica importanti, potremo più facilmente ricambiare il Suo Amore, donando amore a chi ci è accanto, a partire dalle nostre famiglie, coloro con cui abbiamo deciso di fare un progetto di vita insieme.

Non bisogna mai “dare per scontato” l’amore che riceviamo. Piuttosto: impariamo ad alimentarlo, generandone noi dell’altro a nostra volta. In un circolo virtuoso di reciproco bene e rispetto che compone le fondamenta di quella che diventerà una famiglia.

Il rapporto tra ognuno di noi e Dio è un rapporto d’Amore

Allora, vi chiediamo una riflessione su questo e un’azione: di impegnarci insieme a passare dalla schiavitù dell’io alla libertà del noi, di trasformare la nostra vita e quella di chi amiamo, attraverso una semplice, costante, piccola dimostrazione d’amore giornaliera.

Ricordiamo agli altri quanto siano importanti per noi, così come Dio Misericordioso ci dimostra quanto lo siamo noi per Lui. Ascoltiamo, come Dio ascolta le nostre preghiere. Confrontiamoci con le persone che amiamo, affrontando il sacrificio insito nel relazionarsi all’altro, come il Dio d’Amore si confronta con noi, e non si sottrae, e si sacrifica per noi, e ci ama anche e nonostante decidiamo di allontanarci da Lui.

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