“C’erano in quella regione alcuni pastori che pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce.(…) Vi annuncio una grande gioia: Oggi nella città di Davide è nato per voi un salvatore”.
(Vangelo di Luca 2,8-11)
Ecco il Mistero ineffabile che avviene nel silenzio e nel cuore della notte! Colui che è il Verbo eterno di Dio è divenuto carne, si è rivestito della nostra umana debolezza. I pastori lo hanno accolto con stupore e gioia e ci sono degli atteggiamenti che ci suggeriscono e ci preparano all’incontro col mistero del Dio che con umiltà si fa uno di noi.
… anche per noi viene la Luce nella notte
I pastori vivono la gioia dell’incontro col divino Bambino, lo contemplano, lo adorano e ne diventano poi gli annunciatori. Essi vegliavano nella notte e nella notte furono raggiunti dal Sole che vince ogni notte.
Noi tutti ci muoviamo nella nostra vita immersi tante volte nella notte, sotto un cielo senza stelle; anche per noi viene la Luce che ci sveglia dal sonno, da ciò che appesantisce la nostra fede: la distrazione del mondo, la seduzione delle ricchezze terrene, il consumismo, gli affanni, i nostri limiti nella carne e nello spirito.
Il nostro Santo Padre Agostino così dice: “Eravamo infatti di notte quando vivevamo senza la fede in Cristo” (Disc. 190).La fede implica l’adesione di tutto noi stessi al Signore e impegna la nostra volontà nel seguirlo con decisione.
“Osserva, uomo che cosa è diventato per te Dio! Quali lodi potremo dunque cantare all’amore di Dio, quali grazie potremo rendere? Ci ha amato tanto che per noi è nato nel tempo, Lui per mezzo del quale è stato creato il tempo. (Disc. 188,2-3)
Cantiamo dunque all’amore di Dio e anche noi diventiamone gli strumenti, accogliendo i bisogni dei fratelli, ascoltando il grido di chi soffre, condividendo il pane, donando gioia in questo mondo così bisognoso d’amore. In tal modo il Natale sarà un vero incontro con L’Amore.