Premio “Madre Maria Teresa Fasce”, il 12 ottobre a Paola Veglio: per un modo responsabile e sostenibile di fare impresa

Sabato 12 ottobre alle 17:15 nella Basilica inferiore del Santuario di Santa Rita a Cascia, torna l’appuntamento con il Premio “Madre Maria Teresa Fasce”. Badessa del monastero oggi beata che ha segnato la storia anche per il suo ‘fare imprenditoriale’, col Premio a lei intitolato le monache vogliono promuovere un’imprenditoria ispirata al Vangelo e un’economia solidale.

Alla seconda edizione, il riconoscimento 2024 sarà consegnato a Paola Veglio. Imprenditrice piemontese che attraverso la sua azienda punta tutto sulla crescita e sul benessere delle persone e sullo sviluppo del territorio.

Chi non sarà a Cascia, potrà seguire l’evento, dialogo tra le monache e la premiata Paola Veglio, condotto dalla giornalista Cristiana Caricato, vaticanista di Tv2000, anche in diretta streaming sul canale Youtube del Monastero.

La Priora: “In questo tempo lacerato dalle guerre, mettere le persone prima, vuol dire promuovere anche la pace”

“Il premio Madre Fasce è dedicato alle donne che scelgono di essere protagoniste della necessaria rivoluzione solidale dell’economia. Facendo impresa non solo per il profitto ma per generare impatto sociale e umano.
In società segnate da crisi, conflitti e disuguaglianze, il modello di imprenditoria ispirato al Vangelo che la Fasce ci insegna è più attuale che mai. E richiama all’etica e alla sostenibilità. Lei è stata una vera ‘imprenditrice di Dio’, che nel 1900 ha costruito a Cascia, e da qui diffuso, un’impresa del bene, fondata sulla carità e sui valori cristiani incarnati da Santa Rita.
In questo tempo sempre più lacerato dalle guerre, aprire il cuore agli altri in ogni ambito, sociale, economico e politico, mettendo le persone prima di ogni interesse personale e al centro di ogni azione, vuol dire promuovere anche la pace”.

Il messaggio di Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia, Suor Maria Rosa Bernardinis.

Fare impresa può cambiare il mondo

Ricevere un premio è sempre una grande soddisfazione, perché ci si rende conto di aver fatto qualcosa di buono. Ricevere questo premio ha un valore per me enorme, perché, dopo aver letto la sua biografia, ho trovato in Madre Maria Teresa Fasce un mondo magnifico, fatto di testardaggine, dove si va contro tutto e tutti per assecondare il bisogno spasmodico di aiutare il prossimo. In Lei ho avuto la conferma che cerco da una vita. Cambiare il mondo è possibile, se solo lo vogliamo”.

Paola Veglio, Premio Madre Maria Teresa Fasce 2024
Paola Veglio

A Paola Veglio, donna, ingegnere e imprenditrice, per aver saputo far crescere la sua azienda mantenendo l’attenzione verso le persone e per aver guardato al territorio con progetti e azioni capaci di migliorare la qualità della vita della comunità. Questa la motivazione del 2° Premio “Madre Maria Teresa Fasce”

Due donne unite dallo stesso sguardo verso gli altri

Tra Paola Veglio, amministratore delegato della Brovind di Cortemilia (Cuneo) che opera nel settore metalmeccanico, e la Beata Maria Teresa Fasce ci sono molte similitudini. A legarle è quello sguardo diretto oltre i confini del monastero e dell’azienda per una vera rivoluzione orientata all’umanità.

Dipinto della Beata Madre Maria Teresa Fasce

Le unisce la determinazione nel portare avanti le scelte. Dovendo lottare anche per affermarsi, da donne, in mondi diversi ma dove conquistare il proprio spazio non era e non è scontato. Contraddistingue entrambe l’umanità, l’attenzione e l’apertura agli altri. E la capacità di riconoscere i bisogni del territorio e l’impegno nel dare risposte concrete. La Fasce è stata fautrice dell’attuale Basilica di Santa Rita e dell’Alveare di Cascia che da 86 anni accoglie minori e li accompagna nella crescita. Mentre Paola Veglio ha rilanciato l’occupazione locale, ha lavorato sul welfare aziendale attraverso l’asilo, gli assistenti sociali, la mensa, che di sera si trasforma in ritrovo per cittadini e turisti.

Il Premio

Fisicamente il premio, opera d’arte unica che rappresenta la concretezza della carità,è una piramide dalla base esagonale sovrastata da un fiore i cui petali diventano fiamme e custodiscono il cuore infiammato agostiniano. E’ realizzato da Suor Elena Manganelli, artista e monaca agostiniana, che sulla parte frontale ha inserito delle piccole api. Richiamano la simbologia ritiana, l’operosità e le Apette dell’Alveare, così come la Fasce chiamò le bambine, allora orfane, accolte dalle monache.

GLI EVENTI A CASCIA. IL 12 OTTOBRE, ANCHE IN DIRETTA STREAMING

Gli eventi legati alla festa liturgica della Fasce, nel 27° anniversario della sua beatificazione, si uniscono a quelli del Premio che porta il suo nome.

Si parte dal Solenne Triduo, in programma dal 9 all’11 ottobre in Basilica Inferiore. Santa Messa tutti i giorni alle ore 18:00 celebrata dal nuovo Priore della comunità agostiniana di Cascia, Padre Juraj Pigula.

Ad aprire gli appuntamenti del Premio Fasce, venerdì 11 ottobre alle 11:00 presso la Sala della Pace, l’incontro riservato agli studenti del territorio. Conduce Cristiana Caricato, vaticanista di Tv2000, con Paola Veglio e Suor Giacomina Stuani, economa del monastero e direttrice editoriale della Rivista Dalle Api alle Rose, che la stessa Fasce creò nel 1923.

Infine, sabato 12 ottobre, dalle ore 16:00 in Basilica Inferiore che custodisce il corpo della Beata Fasce, Messa Solenne, presieduta dall’Arcivescovo di Spoleto-Norcia, Monsignor Renato Boccardo. E alle 17:15 incontro e premiazione, sempre con Cristiana Caricato: interverranno insieme alla premiata, Suor Maria Rosa Bernardinis e Suor Giacomina Stuani.
Gli eventi di sabato pomeriggio saranno anche in diretta streaming.

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