Rita è presenza

“La festa di Santa Rita non inizia e non finisce il 22 maggio, perché la sua presenza è costante durante l’anno”. Si apre con queste parole l’editoriale scritto da Suor M. Giacomina Stuani, nell’ultimo numero della rivista Dalle Api alle Rose, del Monastero Santa Rita da Cascia.

Rita è presenza

Questo è il titolo della rivista, nelle cui pagine rivive la festa di Santa Rita, che quest’anno ci ha ricordato l’importanza di esserci per gli altri, soprattutto per coloro che ne hanno bisogno. Una presenza che Santa Rita non ci fa mai mancare, ogni giorno.

Su questo, continua la riflessione di Suor Giacomina: “Dall’inizio del 2023, dopo la pandemia che ci ha separati e la guerra in Ucraina che ha esasperato sentimenti di odio, sento Rita sussurrarci la necessità di aprirci agli altri, mettendoci al servizio del prossimo, per essere noi la risposta a piccoli o grandi bisogni.

Esserci è il vero miracolo

Le parole di Suor Giacomina, proseguono riportando un fatto di cronaca recente, ovvero la morte della pallavolista diciottenne Julia Ituma. “Una tragedia con tanti punti da chiarire, su tutti se si sia trattato di suicidio. Insieme alla tristezza, ho impresse dentro le parole di una sua compagna di squadra: ‘Mi dispiace non averti capita, vorrei tanto tornare indietro nel tempo, poterti aiutare, anche solo con uno sguardo, una parola o un abbraccio’. Penso a quante vite (il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani) potevano essere salvate, se fossimo capaci di esserci, non in tempo ma sempre, perché esserci per gli altri è il vero miracolo che Rita ci ispira e ci chiede”.

Modelli di servizio al prossimo

“Il 22 maggio – prosegue l’agostiniana – abbiamo abbracciato anche noi monache questo proposito e aprendo eccezionalmente la clausura, siamo state proprio in mezzo a voi, esprimendo la presenza spirituale di Rita. E non a caso, ora, apriamo questa rivista portando l’esempio delle donne premiate col Riconoscimento Internazionale Santa Rita, che hanno incarnato il servizio al prossimo: Antonella, che si è fatta dono nel matrimonio, restando vicina a suo marito malato, nell’essere una mamma adottiva e nella professione di insegnante; Franca, che animata da una fede operosa, offre il proprio servizio per il suo paese, dagli anziani a persone con disabilità; Luciana, assistente sociale che aiuta il prossimo in qualsiasi forma, aprendo la sua casa agli ultimi, emarginati dalla società”.

“Grazie a loro – conclude Suor Giacomina – abbiamo dato nuova forza e centralità ai valori ritiani di ascolto, dialogo, apertura… e, se cercando una sintesi, possiamo dire che la vita è un ‘gioco’ di squadra, allora Santa Rita, che ha realizzato il disegno d’amore di Dio aiutando il prossimo, è la nostra “allenatrice”: camminando con lei e impegnandoci non potremo che vincere la partita che conta davvero!”.

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