Giovedì 9 marzo, in occasione del Quinto Giovedì di Santa Rita, la trasmissione Di Buon Mattino, su Tv2000, ha mandato in onda un approfondimento sui segni quaresimali, con ospite in studio Padre Gian Matteo Roggio e in collegamento con il nostro Santuario.
Padre Pietro Bellini, appartenente alla comunità dei Padri agostiniani, e Suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del nostro monastero, hanno quindi raccontato la Quaresima attraverso i Quindici Giovedì di Santa Rita, che conducono fino alla Festa di Santa Rita e che ripercorrono i quindici anni in cui la santa ha portato la spina sulla fronte. Inoltre, il signor Gildo, devoto di Terni, ha raccontato la sua malattia e il suo percorso di guarigione, sostenuto dalla fede nella taumaturga umbra.
I Giovedì di Santa Rita, la piaga sulla fronte come Gesù
Padre Bellini ha spiegato come vivere la Quaresima sull’esempio di S.Rita, presentando in particolare il 5° Giovedì, da noi dedicato alla riflessione della malattia in famiglia. A questo proposito, Padre Bellini ha raccontato come Rita abbia superato prima la morte del marito e poi dei figli confidando nel Signore e anzi decidendo, infine, di consacrarsi totalmente a lui e poi chiedendo il dono della spina.
Il devoto Gildo, “Santa Rita mi ha sostenuto nella malattia”
“Sono andato di là e sono tornato”. Così ha dichiarato il signor Gildo, che dopo un aneurisma cerebrale e il coma, durante i lunghi mesi di solitudine in ospedale, lottando per rimettersi in salute, ha chiesto a Santa Rita la grazia di guarire. Una volta dimesso, ha organizzato un pellegrinaggio con famiglia e amici, per ringraziarla.
La carità, il miracolo più grande di Santa Rita
“La Quaresima mette ordine all’amore per Dio e per il prossimo, e Santa Rita ne è stato un esempio”.
Così ha commentato Suor Maria Rosa, spiegando come l’ascesi cristiana vissuta durante la Quaresima, che porta a dilatare il cuore, insegni alle monache come accogliere l’amore di Dio per poi trasmetterlo ai fratelli. Un compito portato avanti non solo attraverso le preghiere, ma anche la concreta carità cristiana, seguendo Santa Rita, come ad esempio con il progetto di solidarietà in favore della ricostruzione dell’ospedale di Namu in Nigeria, a sostegno soprattutto dei bambini e le delle loro famiglie.