“Il primo dono di ogni esistenza cristiana è lo Spirito Santo. Non è uno dei tanti doni, ma il Dono fondamentale. Senza lo Spirito non c’è relazione con Cristo e con il Padre”
Papa Francesco
Ci avviciniamo a vivere insieme, come popolo di Dio, un nuovo momento spirituale molto forte e importante, quello della solennità di Pentecoste, che celebra la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli e Maria.
Il Rettore della Basilica di Santa Rita di Cascia, Padre Luciano De Michieli, ci parla del suo significato.
Una giornata storica che rivive ancora
“La parola Pentecoste – dice il Rettore – indica in greco il 50° giorno. Infatti, come ci raccontano gli Atti degli Apostoli, al capitolo 2, erano passati proprio 50 giorni dalla Pasqua quando arrivò quella domenica che cambiò tutto. Con il dono dello Spirito i discepoli sperimentano una nuova forza dall’alto, che rende capaci di una misura d’amore fino a quel momento solo sognata. Così, hanno potuto portare la Parola e gli insegnamenti di Gesù a tutti i popoli. Una missione che continua oggi, nella Chiesa e in ognuno di noi”.
Quel dono è dentro di noi, apriamogli la nostra vita
“Questo avvenimento – continua Padre Luciano – è ciò che ricordiamo ancora, dopo secoli e secoli. Ma, non fermiamoci al ricordo o alla celebrazione, viviamo il senso di questa solennità. In questi 50 giorni ci siamo preparati: Gesù risorto ce lo ha promesso lo Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, l’Amore di Dio riversato nei nostri cuori. Accogliamolo e lasciamo che scriva la Parola di Gesù dentro di noi, permettendoci di vivere concretamente il Vangelo. Come accoglierlo? La fede in Gesù è la porta che apre la nostra vita allo Spirito Santo e, rivivificati, saremo capaci di un nuovo sguardo e guidati alla verità tutta intera. E poi, lo Spirito arriva a noi anche rileggendo la Parola di Dio nella nostra vita e frequentando le comunità cristiane che sono espressione di questo Spirito che agisce nella storia e nella nostra quotidianità” .
Lo Spirito ci unisce e ci chiama all’azione
“Lo Spirito fa che i segni dell’acqua, del sangue, del pane e dell’olio diventino realmente purificazione, perdono, corpo e sangue di Gesù, unzione ed elezione. In una parola, il dono dei sacramenti che danno vita alla comunità cristiana. Infatti, lo Spirito è un dono universale, è per tutti i credenti, ma ognuno lo riceve in modo particolare e unico, inizialmente con il Battesimo e poi definitivamente con il sacramento della Cresima.
Però, tutti noi dobbiamo confermare quel Dono ogni giorno, rendendolo vivo, ovvero capace di generare frutti e opere di bene, che sanno portarci e portare al prossimo l’abbraccio di Dio e il suo eterno Amore. Ora nello Spirito, viviamo e preghiamo”.