Il coraggio dell’amore

La seconda tappa del cammino dei 15 Giovedì di Santa Rita, ci porta ad incontrare Rita sposa. Partendo dall’esperienza del matrimonio della nostra santa, infatti, Padre Luciano De Michieli, Rettore della Basilica di Santa Rita da Cascia, accompagna tutti gli sposi e le coppie, in particolare, a ritrovare nei passi di Rita degli elementi che possono aiutarli e sostenerli nella loro scelta d’amore.  

Rita e Paolo

Cresciuta sull’esempio dei suoi genitori, anche per Rita arriva il momento di costruire una famiglia. Di lei si innamora Paolo di Ferdinando di Mancino, non un giovane violento, come a volte viene descritto, ma un uomo del suo tempo, nel quale il risentimento e l’odio erano la normalità. Rita ricambia il suo amore ed è proprio con l’amore che aiuta Paolo a vivere in modo più cristiano. Nel matrimonio, infatti, Rita comprende il senso più vero, reciproco e profondo dell’immenso amore che Dio ha per tutti noi e su questo fonda la sua unione con Paolo.

Il coraggio dell’amore e il sì che si rinnova

“È un grande mistero il dono del matrimonio, come è un grande mistero l’amore tra un uomo e una donna”. Così riflette il Rettore, che continua rivolgendosi direttamente agli sposi: “Quanto coraggio, quanta spregiudicatezza hai avuto nello sposarti, nel mettere nelle mani di tuo marito, di tua moglie tutta la tua vita. Quanto coraggio nel desiderare e credere che sia per sempre. Ma è così che hai cominciato a scoprire che solo un legame profondo e totale apre orizzonti di libertà che non avevi mai esplorato. Hai cominciato ad amare gratuitamente lui, lei ed anche gli altri, di più. É una decisione che devi rinnovare ogni giorno”.

Insieme anche nelle difficoltà

“In ogni coppia – continua Padre Luciano – è essenziale amare l’altra persona per ciò che è, non per ciò che sarà. E con tenacia impegnarsi ad avere sogni condivisi e a guardare nella stessa direzione. Poi sì, ci possono essere screzi, incomprensioni, delusioni, ma non può mancare anche il perdono, che dev’essere quotidiano e sincero. E, ancora, il coraggio di pregare insieme e parlare ogni giorno anche a Dio di lui, di lei. Insieme ridere, insieme piangere, insieme scegliere, insieme credere, insieme saper stare in silenzio.
Fare ogni giorno spazio dentro, a volte dolce, a volte amaro… è così che si cambia insieme, ci si contagia nel bene, si smaschera e si combatte il male, si è complici nel costruire insieme vie di pace”.

DOMANI 17 FEBBRAIO ALLE 17:00
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