“Sono la mamma di Rosa Valentina. Quando è nata ci hanno detto che non avrebbe vissuto, ma oggi ha 30 anni. Lei è cerebrolesa e il suo danno è irreversibile, però, grazie alla riabilitazione neurologica ha acquistato un po’ di autonomia, sensoriale ed emotiva”.
Fabrizia abita a Norcia (provincia di Perugia) ed è una donna forte, eppure non essere vicino a sua figlia la terrorizza, soprattutto durante un percorso di cure ospedaliere, che sono sempre un momento delicato.
“Stando da sola potrebbe decidere di smettere di lottare per la sua vita… ecco perché voglio esserci sempre per mia figlia”.
Tra corpo e spirito: il valore in più della Casa di Santa Rita
Secondo Fabrizia, creare la Casa di Santa Rita, che ospiterà le famiglie per stare vicino ai loro malati ricoverati per la riabilitazione all’Ospedale di Cascia, è una grazia immensa! Per il corpo, ma anche per lo spirito…
“La riabilitazione sicuramente è più efficace per il malato, perché sa che c’è una persona che lo aspetta, lo accoglie e lo abbraccia e gli dice che è stato bravo o che comunque non si deve preoccupare perché domani andrà meglio. E poi, nella città di Santa Rita… anche questa è una ricchezza in più! La forza della spiritualità, non è comune a tutti i luoghi”