Tardi ti amai, bellezza così antica e così nuova, tardi ti amai. Tu eri dentro di me ed io ero fuori. Lì ti cercavo. Tu eri con me, ma io non ero con Te. Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità…
Sant’Agostino
Ho scelto queste parole, dalle Confessioni di Sant’Agostino Padre del nostro ordine, perché oggi celebriamo la sua conversione.
Agostino, infatti, ha cercato la verità per strade diverse. Cosa possiamo imparare da lui? Le sue scelte lo hanno portato vicino a perdersi, ma nella Provvidenza nessuno è solo. Infatti, la mano di Dio lo ha guidato fino alla conversione.
Perché Agostino è cambiato? Perché ha capito che la verità non è dentro qualcosa, ma in Gesù. Proprio in Cristo, Agostino ha scoperto l’amore di Dio, quello che lo ha reso pronto a dire sì alla chiamata del Padre e a vivere con Cristo e per Cristo, a servizio di tutti.
Oggi, Agostino ci insegna a fidarci della Provvidenza divina e a condividere e diffondere la verità e l’amore.
Domani, 25 aprile, è la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. La storia di Agostino è perfetta per dire alle donne e agli uomini, in cammino come lui, che la chiamata di Dio ci porta all’amore, unico senso della vita. Preghiamo insieme, perché sempre più persone dicano sì al Signore e operino il bene per l’umanità.
La conversione è un viaggio continuo e l’amore deve essere in ogni passo… Ama, e fa’ ciò che vuoi, scrive Agostino, dicendoci che qualsiasi cosa facciamo va fatta per amore e allora faremo bene! Questo vale sia nella vita consacrata sia nella vita quotidiana, perché tutti possiamo fare la differenza, per noi e gli altri.
Santa Rita ne è esempio: lei è stata amore in tutta la sua vita. La sua è la vocazione del cuore che auguro a tutti voi, che sia vissuta in monastero, in chiesa, in casa, in famiglia o nel mondo!
Suor Maria Rosa Bernardinis,
Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia