Suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia, a quattro anni dalla terribile scossa di terremoto del 14 agosto 2016, di magnitudo 6.0 ed epicentro nel Comune di Accumoli (Rieti, Lazio), si rivolge a tutte le popolazioni colpite.

“Il mio pensiero, insieme a quello di tutta la comunità agostiniana di Cascia, va oggi al ricordo delle 303 vittime e alle loro famiglie. Insieme a loro, nelle nostre preghiere ci sono sempre anche i tanti che hanno visto distrutta la propria casa o la propria attività lavorativa e chiunque ha avuto la vita annientata dal sisma.

I nostri occhi e quelli di tutti coloro che hanno vissuto o solo percepito la scossa dal nord al sud Italia, non potranno mai dimenticare la distruzione totale causata, la disperazione, il grande dolore.

La scossa delle ore 3:36, l’inizio di una catastrofica sequenza sismica, ha reso ancor più buia la notte delle terre di tutto il Centro Italia, sconvolgendo il Lazio, l’Umbria e le Marche.
Una notte, quella del cuore e dell’anima, dalla quale molte persone non sono purtroppo ancora uscite, per tornare a rivedere la luce, ovvero serenità e normalità. Questo, a causa di una ricostruzione assente o lenta, che dopo quattro anni, stenta ad essere realtà. Una situazione pesantemente aggravata dalla recente pandemia, che è stata l’ennesimo terremoto per questi territori.

In questo triste anniversario, noi monache vogliamo inviare un pensiero di vicinanza e speranza a tutte le popolazioni. Siamo insieme a voi: con la forza della preghiera, l’intercessione di Santa Rita e la fede nel Signore, non vi lasceremo mai soli.

Insieme, riusciremo a rivedere la luce, che è Dio, nella quale non ci saranno più tenebre. Fissiamo in Lui la nostra speranza e come dice la Bibbia: guardiamo alle cose che non si vedono, perché le cose visibili sono per un solo tempo, mentre quelle invisibili sono eterne”. (Seconda lettera ai Corinzi 4:18)

Suor Maria Rosa Bernardinis